Tra i compiti del farmacista è ormai indispensabile il supporto e il consiglio nella scelta dei prodotti cosmetici, pur trovandosi di fronte ad un consumatore sempre più esperto ed informato.
E’ importante sapere che le sostanze contenute nel prodotto cosmetico elencate sotto la voce “ingredienti”, sono indicate in ordine decrescente da quello contenuto in percentuale più alta fino a quello contenuto in percentuale più bassa.
Inoltre nell’elenco delle sostanze, quelle riportate con il loro nome latino, sono state inserite nella formulazione tali e quali ( senza subire modificazioni chimiche ), come accade per alcuni oli vegetali puri o per alcuni ingredienti botanici ad esempio. Per tutti gli altri ingredienti, frutto di sintesi chimica, vengono usate denominazioni in lingua inglese o codici numerici (ad esempio i coloranti vengono riportati alla fine dell’elenco degli ingredienti con la sigla “Cl”). Dal 1997 è obbligatorio che ogni cosmetico immesso sul mercato riporti sulla confezione l’elenco degli ingredienti in esso contenuti usando la denominazione INCI (International Nomenclature of Cosmetic Ingredients); in questo modo il farmacista può tutelare la salute del consumatore identificando la presenza di eventuali sostanze allergizzanti e orientando la scelta del consumatore che in passato abbia manifestato reazioni dermatologiche di natura allergica, verso prodotti ad esempio non profumati o che non riportino in etichetta la presenza di sostanze allergizzanti.
Queste ultime sono state classificate e sono in tutto 26; secondo una direttiva europea del 2003 il produttore del cosmetico è tenuto ad indicare sulla confezione ognuna delle 26 sostanze allergizzanti nel caso in cui superino determinate soglie: di 10 ppm (parti per molecola) per i prodotti leave-on ( come ad esempio le creme viso) e di 100 ppm per i prodotti rinse-off (come ad esempio in uno shampoo).
L’etichetta deve riportare anche la durata minima del prodotto integro con l’indicazione della data di scadenza ( se il prodotto ha una scadenza inferiore ai 30 mesi), oppure il PAO (Period After Opening) per periodi di tempo superiori; quest’ultimo è indicato dall’immagine di un vasetto aperto ed indica per quanto tempo (espresso in mesi) il prodotto può essere utilizzato dalla prima apertura senza avere effetti nocivi.